Non sempre il valore erogato tramite l’IT è incrementale.
Ci sono momenti in cui è necessario introdurre o cambiare radicalmente tecnologie o strumenti e questo porta inesorabilmente a doverne gestire le conseguenze, sia all'interno del team tech stesso che verso stakeholder interni e utenti finali.
Qualche spunto di riflessione, sulla base della mia esperienza:
☑ Riconoscimento del reale impatto, Spesso si tende a ragionare per estremi, minimizzando o vedendo cambiamenti distruttivi ovunque.
È importante mantenere l’obiettività e, soprattutto, avere sempre la percezione di quanto sia strategica per il business la parte impattata. Più è alta, maggiore dovrà essere la lucidità nel giudicarla, per evitare problemi.
☑ Comunicazione costante, tra tutti gli attori coinvolti Comunicare è sempre importante ma, se possibile, lo diventa ancora di più durante una fase in cui si vanno ad affrontare potenzialmente tutta una serie di problemi nuovi e, di conseguenza, è necessario imparare il più in fretta possibile da essi.
Consiglio pratico per chi ha un help desk di prodotto/servizio: incontri periodici di analisi con Tech, con assessment segnalazioni, valutazione del rischio e costi/benefici della risoluzione.
☑ Ricordarsi il perché della necessità del cambiamento A meno che la ragione non sia puramente tecnica (obsolescenza, difficoltà di manutenzione o evoluzione, ecc.), che comunque dà un vantaggio anche al business, l’obiettivo del cambiamento tecnologico è fornire un maggiore valore al business.
Se questo non avviene, è un fallimento, non importa quanto sia cutting-edge o avanzata la soluzione implementata.
In altre parole, la tecnologia è un mezzo, non un fine.
☑ Il cambiamento richiede tempo Più è impattante quello che è stato fatto, più potrebbe essere lungo tornare alla normalità prima dell’intervento. Questo vale sia per tech che per gli stakeholder.
Ci sono due modi per affrontare la cosa: accettarlo e lavorare insieme per mitigare e diminuire il più possibile la transizione oppure pretendere che possa essere tutto come prima in tempo zero. In questo, riflettere sul primo punto aiuta molto.
In generale, tutto quello che è nuovo e che aumenta la difficoltà nel fare qualcosa, rispetto al passato, può portare frizione.
È normale reagire così: il nostro cervello ragiona in questo modo, seguendo il percorso di minor resistenza, per risparmiare energia.
Ma sta poi a ciascuno di noi e alla nostra professionalità agire in maniera consona.
In questo, abbiamo sempre una scelta.
--------- Sono un Coach specializzato e IT Mentor, con 25 anni di esperienza nel settore IT. Se vuoi migliorare la parte Tech della tua Azienda o migliorare te stesso/a, sono qui per supportarti. Scopriamo insieme come