Vi capita mai, all'interno di un team, di accettare una decisione che in realtà non condividete? Immagino di si.
Ora pensate a tutti gli altri che fanno lo stesso, ad esempio per il desiderio di evitare conflitti.
Il risultato? Il team prende una decisione che, in realtà, nessuno al suo interno realmente vuole.
Sembra un paradosso, vero?
Ed è proprio così: Infatti questa dinamica è conosciuta con il nome di Paradosso di Abilene e, quando succede, comporta la perdita di tempo e risorse, mettendo a dura prova anche la coesione del team stesso.
Come evitare quindi queste trappole decisionali?
Il punto più importante da indirizzare è la consapevolezza nel prendere decisioni, anche scomode.
Mi sono capitate situazioni in cui il “vivi e lascia vivere” o “tanto poi tutto si sistema” sono state le linee guida e, alla fine, i nodi vengono al pettine. Sempre.
La mera conformità, in certi contesti, pur sembrando l’approccio più semplice ed efficiente, in realtà ostacola il trovare nuovi approcci e la crescita di tutti.
Ho imparato quindi a non avere timore del confronto che, se parte da un clima di fiducia reciproca, favorisce una cultura di apertura, che valorizza e non rifugge la diversità di pensiero.
Al contrario, un nuovo punto di vista, magari anche esterno, consente la creazione di nuove dinamiche all’interno del team.
Siete stati coinvolti in situazioni simili nella vostra carriera?
Ora pensate a tutti gli altri che fanno lo stesso, ad esempio per il desiderio di evitare conflitti.
Il risultato? Il team prende una decisione che, in realtà, nessuno al suo interno realmente vuole.
Sembra un paradosso, vero?
Ed è proprio così: Infatti questa dinamica è conosciuta con il nome di Paradosso di Abilene e, quando succede, comporta la perdita di tempo e risorse, mettendo a dura prova anche la coesione del team stesso.
Come evitare quindi queste trappole decisionali?
Il punto più importante da indirizzare è la consapevolezza nel prendere decisioni, anche scomode.
Mi sono capitate situazioni in cui il “vivi e lascia vivere” o “tanto poi tutto si sistema” sono state le linee guida e, alla fine, i nodi vengono al pettine. Sempre.
La mera conformità, in certi contesti, pur sembrando l’approccio più semplice ed efficiente, in realtà ostacola il trovare nuovi approcci e la crescita di tutti.
Ho imparato quindi a non avere timore del confronto che, se parte da un clima di fiducia reciproca, favorisce una cultura di apertura, che valorizza e non rifugge la diversità di pensiero.
Al contrario, un nuovo punto di vista, magari anche esterno, consente la creazione di nuove dinamiche all’interno del team.
Siete stati coinvolti in situazioni simili nella vostra carriera?
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Sono un Coach specializzato e IT Mentor, con 25 anni di esperienza nel settore IT. Se vuoi migliorare la parte Tech della tua Azienda o migliorare te stesso/a, sono qui per supportarti. Scopriamo insieme come!
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