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Non è un bug, è una feature!

Non è un bug, è una feature!

Quest'affermazione, iconica per chi sviluppa, si riferisce a quei comportamenti inaspettati di un'applicazione che sono quasi sempre malfunzionamenti ma che possono essere anche reinterpretati e trasformati in parte integrante del funzionamento desiderato.

Spesso derivano da casi limite non considerati durante l'analisi e la progettazione o dal testing insufficiente durante l'implementazione.

In altre parole, un modo estremamente comodo di difendere il proprio operato di fronte a qualcosa di imprevisto, piuttosto che il prenderne atto e risolvere.

Ci sono però situazioni il cui risultato è davvero qualcosa che apre nuove possibilità.

Un caso divertente è quello successo nel 1977, durante lo sviluppo di Space Invaders, primo esempio di coin-op con microprocessore (Intel 8080), quindi una tecnologia nuova per l'epoca, rispetto all'approccio a transistor.

Durante lo sviluppo, successe che, all'inizio di un livello, quando lo schermo è pieno di oggetti, il movimento degli alieni fosse lento.

Però, mano a mano che il giocatore distruggeva le navicelle, la cpu aveva meno carico e, di conseguenza, il gioco aumentava di velocità, fatto anche evidenziato dal canonico suono di avanzamento, che diventava sempre più frequente.

I progettisti, di fronte a questo comportamento inatteso, hanno però capito che era un ottimo elemento di game design, che dava enfasi alle fasi finali e lo hanno mantenuto, scelta che ha sicuramente contribuito all'incredibile successo che poi ha avuto questo gioco a livello mondiale.

Un bug che è diventato una feature!

E voi, avete casi simili a questo nella vostra esperienza?
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