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Cambia la domanda, cambia le prospettive

Un developer e un manager alla prese con un problema...

Bob: sto lavorando da ore per fixare questo problema ma non ci riesco!
Jack: qual è il problema?

Bob: problema di performance, tempi di caricamento della pagina sono lenti, sto ottimizzando il codice ma non sembra fare differenza

Jack: quanto ci vorrà ancora?
Bob (visibilmente provato): non lo so ancora…

Jack: bisogna risolvere il prima possibile, il codice deve essere performante, continua a provare!

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Bob: sto lavorando da ore per fixare questo problema ma non ci riesco!
Alice: qual è il problema?

Bob: problema di performance, tempi di caricamento della pagina sono lenti, sto ottimizzando il codice ma non sembra fare differenza

Alice: come mai è importante avere tempi di caricamento veloci?
Bob: utenti hanno bisogno di tempi di risposta veloci e una ux impeccabile

Alice: come possiamo garantire una ux impeccabile ai nostri utenti oltre all’ottimizzazione del codice?
Bob (riflette per qualche istante): posso aggiungere una cache specifica su questa parte, in modo da ridurre i tempi e indirizzare il problema, per poi continuare più avanti il refactoring.

Alice: quanto ci vorrà?
Bob: è una questione di configurazione, un’ora al massimo

Alice: ottimo, procediamo, bravo Bob


Alice, al contrario di Jack, ha usato una semplice tecnica di reframing del problema, cambiando il punto di vista rispetto all'approccio specifico (fix codice) e supportando Bob a trovare risposte alternative, senza nemmeno suggerire nulla.

Una domanda può far cambiare prospettiva ed essere abilitante per trovare nuove soluzioni.

E voi, fate abbastanza domande?
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Sono un Coach specializzato e IT Mentor, con 25 anni di esperienza nel settore IT. Se vuoi migliorare la parte Tech della tua Azienda o migliorare te stesso/a, sono qui per supportarti. Scopriamo insieme come!
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